24 dicembre 2012

Kenya: educazione attraverso lo sport nelle slum di Nairobi


La Victoria Sports Association (VSA) è un'associazione sportiva in Kenya. La sua missione è tenere la gioventù a scuola e lontano dalle strade pericolose tramite lo sport, in particolare il calcio.

È stata fondata a Nairobi nel 2006 con “solo” 18 bimbi. Ad oggi, la VSA ha registrato più di 120 giovani, tra cui anche molte bambine. La maggior parte dei partecipanti provengono dagli slum (baraccopoli come Deep Sea e Mathare), alcuni sono orfani, altri sono bambini di strada e altri ancora hanno un solo genitore.

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L'obiettivo della Victoria Sports Association è quello di spezzare il ciclo della povertà in Kenya. Secondo il fondatore, Dennis Otieno, uno dei migliori modi per realizzare questo sogno è quello di investire nell'educazione della prossima generazione.

30 ottobre 2012

Etiopia: scarpe equosolidali, create con materiali riciclati


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Otto anni fa, in Etiopia, Bethlehem Tilahun Alemu decide di vendere scarpe create con materiali riciclati, tra cui pneumatici. L'azienda da lei creata, chiama SoleRebels, è presto diventata la prima impresa di calzature ad essere certificata dalla World Fair Trade Organization (WFTO) per il commercio equo e solidale.

Oggi è anche una delle imprese di maggior successo in Etiopia. Vende prodotti in 55 Paesi, soprattutto in Austria, Canada, Giappone, Svizzera e Stati Uniti. Le scarpe vengono vendute anche online.

Dopo aver studiato per diventare contabile, Bethlehem decise di avventurarsi nel business delle calzature al rendersi conto che il suo quartiere era pieno di artigiani di talento ma disoccupati. “Avevano le abilità ma nessuna opportunità per lavorare” dice l'imprenditrice, che era anche a conoscenza della crescente domanda per i prodotti eco-sostenibili all'estero. “Così ho deciso di creare le scarpe a mano, fatte con materiali locali da persone locali”.

26 luglio 2012

Al galoppo verso il successo in Kenya

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Dieci anni fa, dopo aver perso improvvisamente il posto di lavoro in banca, Anthony Muthama decide di occuparsi di qualcosa di completamente diverso... Ispirato dalla passione di suo figlio per i cavalli, apre una scuola di equitazione a Nairobi.

“Non è stata una cosa che avevo pianificato. Non sapevo nemmeno andare a cavallo. Ogni tanto portavo mio figlio a lezione, e un giorno ho deciso di cavalcare anch'io. Mi sono appassionato subito. Senza pensarci più di tanto ho detto a mia moglie: 'Dovremmo aprire una scuola di equitazione' e lei mi ha sostenuto da subito.”

Anthony investe i soldi della liquidazione nel progetto. Compra alcuni cavalli, costruisce le stalle e deve alimentare gli animali senza avere un reddito fisso: i 5000 dollari finiscono subito.

17 maggio 2012

Inye – il tablet africano

inye tablet africano
L'Africa ha poco da invidiare all'iPad della Apple: una compagnia nigeriana ha ideato e lanciato la propria versione di un tablet. Il prodotto si chiama Inye e costa la metà del cugino americano.

Saheed Adepoju, co-fondatore dell'azienda informatica nigeriana  The Encipher Group, spiega che uno degli obiettivi del progetto era quello di colmare il vuoto lasciato nel mercato nigeriano e africano dalla Apple, che non punta sul continente nero ma piuttosto sull'America e la Cina.

The Encipher Group mira anche a offrire un prodotto di qualità e a buon prezzo, capace di soddisfare la domanda di quanti vorrebbero comprare un tablet PC ma non se lo possono permettere.

La prima versione dell'Inye, il cui nome significa “il primo” in Igala (una delle lingue parlate in Nigeria), usa il sistema operativo Android, ha una capacità di 16 GB, include una fotocamera da 1.3 megapixel e sfrutta la connessione internet wifi o 3G.


25 aprile 2012

Brasile: biciclette fatte di plastica riciclata

bicicletta riciclata brasile
La bicicletta diventa un mezzo ancor più ecologico ed economico: l'artista plastico Juan Muzzi ha ideato e brevettato le Muzzicycles, bici create con il riutilizzo di bottiglie di plastica e altri rifiuti raccolti nelle discariche e per strada.

Nella sua fabbrica a San Paolo, Juan Muzzi riesce a trasformare 200 bottigliette di plastica in un telaio di bicicletta in soli 2 minuti. Le Muzzicycles non solo aiutano ad affrontare grandi problemi ambientali tramite il riciclaggio e il trasporto a impatto zero, ma offrono anche un'alternativa più economica e addirittura più resistente rispetto alle bici tradizionali.

“Il telaio è resistente e ha una garanzia di 10 anni. È anche flessibile e la bicicletta non ha bisogno degli ammortizzatori. Stiamo lavorando per renderla più leggera” spiega l'inventore, nato in Uruguay ma residente in Brasile da 40 anni. Inoltre, il costo di una Muzzicycle è circa la metà di una bici comune, non si arrugginisce e si può riciclare nuovamente.

Il sito ufficiale di Muzzicycles (anche in italiano): http://www.muzzicycles.com.br/

18 marzo 2012

Riciclare saponette d'hotel per salvare bambini nel mondo

saponetta riciclata
Negli anni '70, Derreck Kayongo e la sua famiglia scappano dagli orrori della violenza nella loro terra natale, l'Uganda, e si rifugiano in Kenya, dove si devono abituare alla sopravvivenza senza accesso ai beni di prima necessità. Grazie ai sacrifici dei genitori e all'impegno di Derreck, il ragazzo riesce ad andare a scuola a Nairobi e ad avere un'occasione unica per trasferirsi a studiare negli Stati Uniti.

Durante il suo primo soggiorno in un hotel a Philadelphia, nei primi anni '90, Derreck si sorprende al vedere che in camera c'erano ben 3 saponette: una per il corpo, una per le mani e una per il viso, senza contare gli shampoo. “Perché hanno una saponetta per ogni parte del corpo?” si chiede, scoprendo che dopo ogni check-out, il sapone avanzato viene buttato via anche se appena usato.

29 febbraio 2012

Il tech-rivoluzionario d'Africa

Spesso descritto come il “Bill Gates d'Africa”, Herman Chinery-Hesse è uno dei pionieri del software nel continente nero. Sforna innovazioni da 20 anni, contribuendo all'abbattimento delle barriere tecnologiche tra l'Africa e il resto del mondo.

Nel 1991 l'inventore e visionario ghanese ha fondato la SOFTtribe, una compagnia di successo che ancora oggi fornisce assistenza tecnica e informatica alle aziende in tutta Africa.

Negli ultimi anni, Chinery-Hesse si è dedicato a portare l'e-commerce negli angoli più remoti del continente africano, scatenando una rivoluzione imprenditoriale che varia dai centri commerciali virtuali all'electronic ticketing alle assicurazioni digitali.

16 febbraio 2012

Mondiali 2014: sedili di zucchero?

Chi viaggerà in Brasile per vedere le partite della Coppa del Mondo potrebbe sedersi su poltrone fatte di canna da zucchero. Il colosso sudamericano, da sempre leader delle abilità calcistiche, sta facendo grandi passi in avanti nell'innovazione e nello sviluppo di nuove tecnologie. Questi due mondi si potrebbero incontrare nel 2014, quando il Paese ospiterà i Mondiali per la prima volta in 64 anni.

La canna da zucchero cresce abbondante in Brasile, dove viene usata non solo come bio-combustibile ma anche nella produzione della plastica 'verde', entrambi derivati da fonti vegetali e non da combustibili fossili come il petrolio.

La Braskem, azienda petrolchimica brasiliana e una tra le più grandi in Sud America, sta proponendo una serie di idee per la creazione di eco-stadi. “Stiamo cercando di dimostrare al mondo che esistono alternative, possiamo produrre la plastica da una fonte rinnovabile” spiega Fabio Carneiro, direttore commerciale del settore rinnovabili della Braskem.

23 gennaio 2012

L'energia solare connette comunità remote in Perù

Il villaggio degli Uros, una popolazione pre-inca peruviana, galleggia nella Baia di Puno, nel Perù sudorientale. Le case si appoggiano sulle piante acquatiche che si intrecciano nel Lago Titicaca.

Anche la scuola locale è galleggiante, ma si contraddistingue per il tetto giallo che sfoggia un pannello solare e un'antenna satellitare. All'interno, inoltre, ci sono 5 computer portatili, una stampante, elettricità e connessione internet.

Tutta questa tecnologia è stata donata dal programma Euro-Solar, finanziato in gran parte dall'Unione Europea  e da partner latinoamericani.

“Quando abbiamo ricevuto il segnale internet per la prima volta eravamo felicissimi; i bambini in particolare erano molto emozionati” racconta il preside Santos Pineda. “Non avevano mai visto un PC prima; ora invece possono fare i compiti sul portatile, è molto utile”.

08 gennaio 2012

La casa fatta di... bottiglie di plastica

Come smaltire le bottiglie di plastica se nel proprio Paese ancora non esiste la raccolta differenziata e scarseggiano gli impianti di riciclaggio?

In Nigeria, nel villaggio di Yelwa è stato trovato un modo non solo per creare un progetto eco-sostenibile, ma anche un'attrazione turistica.

Per il Paese africano si tratta della prima casa costruita con bottiglie di plastica già usate e buttate via. Una volta riempite con la sabbia, le bottiglie vengono sistemate di lato e una sopra l'altra, mentre fango e argilla vengono spalmati su ogni strato.

La casa è rotonda, ovvero rispetta la popolare forma architettonica diffusa nella Nigeria settentrionale. All'esterno presenta un design particolare, creato dai fondi di bottiglia esposti nelle pareti. All'interno ci sono una camera da letto, salotto, bagno e cucina.