16 luglio 2011

Turismo comunitario ed eco-sostenibile: l'esempio del Maasai Simba Camp

Il Maasai Simba Camp si trova nel Merrueshi Group Ranch, ai piedi del Monte Kilimanjaro e al lato dell'Amboseli National Park.

È gestito al 100% dai Maasai della zona, che usano i ricavi per sostenere una serie di programmi comunitari. Tra questi vi sono la costruzione e manutenzione di scuole, del centro sanitario del Merrueshi Village, la cooperativa delle donne (Maasai Women Cooperative) e progetti per la conservazione ambientale.

Oltre alle spettacolari e tradizionali esplorazioni della savana in jeep e mongolfiera, i turisti del Maasai Simba Camp possono vivere una serie di esperienze uniche. Alcuni esempi?

Natura: Trekking con le guide per eccellenza, ovvero i guerrieri Maasai in persona, che insegnano a interpretare i versi, le impronte e lo sterco degli animali, a riconoscere le erbe medicinali, a differenziare tra uccelli e animali che girano liberamente nel parco.

09 luglio 2011

Finalmente liberi: è nato il Paese più giovane del mondo

Il Sud Sudan nasce ufficialmente oggi, sabato 09 luglio 2011. Il conto alla rovescia è iniziato alle 21:00 della sera precedente, con migliaia di persone per le strade a festeggiare con tamburi e fuochi d'artificio. A mezzanotte, la televisione ha suonato il nuovo inno nazionale.

Il Sudan, a nord, è stato il primo Paese a riconoscere in modo ufficiale l'indipendenza del Sud Sudan. Si tratta del punto culminante di un processo iniziato con il trattato di pace del 2005 e finito con una lunga e sanguinosa guerra civile, nella quale hanno perso la vita circa 2 milioni di persone.

Tra i dignitari internazionali presenti nella capitale Juba per celebrare l'indipendenza ci sono anche il Presidente Sudanese Omar al-Bashir e il Segretario dell'Onu Ban Ki-moon. Il Sud Sudan è diventato il 193mo Stato a essere riconosciuto dalle Nazioni Unite, e il 54mo Stato membro ONU in Africa.

02 luglio 2011

La squadra dei sari verdi: protezione ambientale in Bangladesh

In un piccolo villaggio del Bangladesh meridionale, mogli, mamme e ragazze hanno deciso di dedicarsi a un nuovo ruolo nella loro comunità: guardiane della Riserva Naturale del Chunati.

Ogni giorno, si vestono con un sari verde e pattugliano la foresta, aiutando le (poche) guardie forestali inviate dal governo. Camminano silenziosamente per gli alberi secolari, cercando e denunciando coloro che svolgono attività illegali nel parco naturale.

Fino a poco tempo fa, questa riserva da 77 km² era stata gravemente danneggiata dal taglio e trasporto di tronchi d'albero, dall'agricoltura e dalla caccia.

Grazie alla partecipazione di questo gruppo di donne e al lavoro congiunto con le autorità, la zona si sta riprendendo: la vegetazione cresce rigogliosa, e si intravedono uccelli selvatici, scimmie, volpi ed elefanti.