13 febbraio 2011

Opera d'arte vivente nelle favelas di Rio de Janeiro

Le baraccopoli di Rio de Janeiro sono, per la maggior parte, caratterizzate da case di mattoni grezzi  senza intonaco, ammucchiate una sull'altra e arroccate sulle colline della metropoli. Mal viste e temute dal resto della città, le favelas sono afflitte dal degrado, dalla criminalità e da gravi problemi di igiene pubblica per la mancanza di acqua potabile e di sistemi di fognatura.

Ma gli abitanti della favela di Santa Marta hanno trasformato la loro comunità in una tela vivente, un caleidoscopio di colori.

Grazie all'idea di due artisti olandesi (Dre Urhahn e Jeroen Koolhaas) e al supporto offerto da una società di vernici brasiliana (Coral), l'iniziativa O Morro (la collina) ha coinvolto 34 edifici e circa 7.000 metri quadrati di spazio, trasformati in un'opera d'arte.

I colori donano vita alla comunità. Chi viene a visitare la favela oggi commenta 'Che bella!' Non abbiamo più l'immagine di una baraccopoli brutta e spaventosa” dice uno degli abitanti che ha aiutato a verniciare le pareti. Esperienza che, oltre ad avergli fornito un corso di formazione, ha riconosciuto le competenze apprese con il rilascio di un titolo professionale di imbianchino.

Urhahn e Kolhaas vivono nelle favelas di Rio dal 2005, quando hanno iniziato a lavorare con i giovani in una serie di progetti locali. Intervistati dalla CNN, hanno spiegato: “Volevamo aiutare a trasformare in modo positivo sia le persone che l'ambiente, portando carattere a un luogo degradato e regalando un po' di dignità agli abitanti”.

E così è nato Favela Painting, un progetto che ha per obiettivo: offrire ai locali l'opportunità di diventare imbianchini qualificati, dare alla comunità un motivo di orgoglio e richiamare in modo positivo e artistico l'attenzione dei media e delle autorità sulla situazione precaria della favela.

La prima opera di Favela Painting raffigura un bambino che gioca con un aquilone, un murale enorme che copre le pareti di tre edifici. La seconda 'tela', sempre per mano dei residenti, copre il fianco di una collina (originariamente di cemento grezzo) con dei pesci che sguazzano nell'acqua.

Queste iniziative, svolte nella favela di Vila Cruzeiro, non hanno certamente ridotto la criminalità, ma hanno fatto sì che i media locali, nazionali e internazionali parlassero della baraccopoli per motivi non legati al traffico di droga o alla guerra tra gang.

Inoltre, grazie a Favela Painting molti residenti hanno ottenuto una qualifica professionale, hanno abbandonato la vita criminale e iniziano a sviluppare attività legate al turismo, visto che Santa Marta sta diventando un'attrazione sia per i brasiliani che per gli stranieri.

3 commenti:

  1. Grazie Bashiri heri, fenomenale questo articolo, sei grande...

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  2. ...colori e disegni stupendi...ma mi sa tanto da "due mani di colore e il problema sparisce"...

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