21 ottobre 2010

Social network emergenti sfidano Facebook e Twitter

Facebook avrà pure 500 milioni di amici, ma ha anche molti rivali... e un numero sempre più grande arriva dalle economie in via di sviluppo.

Un esempio di successo viene dalla Cina, dove il social network locale QZone conta ben 50 milioni di utenti. Questo numero potrebbe essere dovuto al fatto che Facebook è stato bloccato dal governo cinese. Ma gli esperti internazionali hanno altre spiegazioni. “Il successo globale di Facebook e Twitter è ampiamente dovuto al predominio della lingua inglese e forse della cultura americana, ma a livello locale conta ancora la differenza culturale”, sostengono dall'Internet Institute presso la University of Oxford.

I consumatori dei Paesi in via di sviluppo danno spesso la priorità alle iniziative e ai successi locali.  Sempre in Cina, per esempio, il servizio di messaggistica istantanea QQ ha circa 570 milioni di utenti attivi, superando Skype, AIM, ICQ, MSN e Yahoo messi insieme. QQ e QZone non appartengono a un gigante americano o al governo cinese, ma sono il risultato di un progetto lanciato 10 anni fa a Shenzen, prima città cinese a essere selezionata dal governo, nel 1980, per l'avviamento di un esperimento 'capitalista'. Il successo socio-economico di Shenzen le ha permesso di svolgere un ruolo pilota nell'apertura dell'economia cinese all'estero e di diventare un modello di business development nel resto della Cina.




Un altro esempio è Ibibo, una piattaforma di social gaming creata nel 2007 in India. “Perchè giocare da solo? Gioca i social games con i tuoi amici!” recita lo slogan. Ibibo ha quasi 4 milioni di utenti indiani ed è il più grande social network locale. L'amministratore delegato ha dichiarato di non essere interessato all'espansione all'estero, l'unico target che prende in considerazione è il mercato indiano.



I giochi di Ibibo sono stati pensati per favorire l'interazione fra gli indiani attraverso una serie di elementi che solo i nativi possono apprezzare e capire. "The Great Indian Parking Wars" (Le grandi guerre indiane dei parcheggi), ad esempio, è un gioco che sfida gli utenti a collezionare punti trovando parcheggi in modo legale o illegale nelle caotiche strade locali e cercando di scansare le pigre ma sacre mucche senza ferirle! Un altro gioco è “Mumbai Underworld”, simile a Mafia Wars di Facebook ma ambientato in territorio indiano.

L'amministratore delegato Ashish Kashyap spiega il successo di Ibibo in India facendo un parallelo tra il suo social network e l'enorme domanda per i film locali: “La gente preferisce i film di Bollywood a quelli di Hollywood perché possono relazionarsi e identificarsi con le rappresentazioni della realtà in cui vivono”. Lo stesso succede nelle Reti sociali, nonostante il prepotente 'effetto network' generato da Facebook e Twitter a livello globale. Nella misura in cui contano le differenze culturali, contano anche le piattaforme virtuali di origine locale.


(Fonte)


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