Chi viaggerà in Brasile per vedere le partite della Coppa del Mondo potrebbe sedersi su poltrone fatte di canna da zucchero. Il colosso sudamericano, da sempre leader delle abilità calcistiche, sta facendo grandi passi in avanti nell'innovazione e nello sviluppo di nuove tecnologie. Questi due mondi si potrebbero incontrare nel 2014, quando il Paese ospiterà i Mondiali per la prima volta in 64 anni.
La canna da zucchero cresce abbondante in Brasile, dove viene usata non solo come bio-combustibile ma anche nella produzione della plastica 'verde', entrambi derivati da fonti vegetali e non da combustibili fossili come il petrolio.
La Braskem, azienda petrolchimica brasiliana e una tra le più grandi in Sud America, sta proponendo una serie di idee per la creazione di eco-stadi. “Stiamo cercando di dimostrare al mondo che esistono alternative, possiamo produrre la plastica da una fonte rinnovabile” spiega Fabio Carneiro, direttore commerciale del settore rinnovabili della Braskem.
La compagnia ha già firmato un importante contratto con l'Amsterdam ArenA, stadio dell'Ajax, dove installerà inizialmente 2.000 'sedili di zucchero' per poi sostituire tutti i 54.000 posti esistenti nello stadio olandese.
L'amministratore delegato dell'ArenA, Henk Markerink, crede che questi sedili saranno una realtà anche nei Mondiali del 2014: “La probabilità è alta. Il bioetanolo è un prodotto veramente brasiliano e le risorse per la produzione sono disponibili in Brasile: è una soluzione che verrà sicuramente sostenuta nel Paese sudamericano. Il prodotto è molto interessante per gli stadi della Coppa del Mondo e speriamo che venga promosso il più possibile”.
Mentre l'Amsterdam ArenA mira a essere il primo stadio 'carbon neutral' (a impatto zero) entro il 2015, i progetti per la costruzione degli stadi brasiliani (ideati prima del 2007, quando la FIFA assegnò al Brasile il torneo) non includono gli stessi obiettivi di sostenibilità. Ciò nonostante, si cercano di inserire 'piccoli grandi' eco-elementi negli stadi, per esempio di ottimizzare l'utilizzo dell'acqua piovana e di usare l'energia solare dove possibile.
Speriamo che, grazie ai 'sedili di zucchero' e altre iniziative, il Brasile riesca a sentire il dolce sapore della vittoria, se non sotto forma del sesto titolo mondiale, almeno sotto quello della sostenibilità ambientale nel calcio.
Fonte: CNN
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