Ma gli abitanti della favela di Santa Marta hanno trasformato la loro comunità in una tela vivente, un caleidoscopio di colori.
Grazie all'idea di due artisti olandesi (Dre Urhahn e Jeroen Koolhaas) e al supporto offerto da una società di vernici brasiliana (Coral), l'iniziativa O Morro (la collina) ha coinvolto 34 edifici e circa 7.000 metri quadrati di spazio, trasformati in un'opera d'arte.
Urhahn e Kolhaas vivono nelle favelas di Rio dal 2005, quando hanno iniziato a lavorare con i giovani in una serie di progetti locali. Intervistati dalla CNN, hanno spiegato: “Volevamo aiutare a trasformare in modo positivo sia le persone che l'ambiente, portando carattere a un luogo degradato e regalando un po' di dignità agli abitanti”.
E così è nato Favela Painting, un progetto che ha per obiettivo: offrire ai locali l'opportunità di diventare imbianchini qualificati, dare alla comunità un motivo di orgoglio e richiamare in modo positivo e artistico l'attenzione dei media e delle autorità sulla situazione precaria della favela.
Queste iniziative, svolte nella favela di Vila Cruzeiro, non hanno certamente ridotto la criminalità, ma hanno fatto sì che i media locali, nazionali e internazionali parlassero della baraccopoli per motivi non legati al traffico di droga o alla guerra tra gang.
Inoltre, grazie a Favela Painting molti residenti hanno ottenuto una qualifica professionale, hanno abbandonato la vita criminale e iniziano a sviluppare attività legate al turismo, visto che Santa Marta sta diventando un'attrazione sia per i brasiliani che per gli stranieri.
Magnifica davvero!
RispondiEliminaGrazie Bashiri heri, fenomenale questo articolo, sei grande...
RispondiElimina...colori e disegni stupendi...ma mi sa tanto da "due mani di colore e il problema sparisce"...
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