Il Sud Sudan nasce ufficialmente oggi, sabato 09 luglio 2011. Il conto alla rovescia è iniziato alle 21:00 della sera precedente, con migliaia di persone per le strade a festeggiare con tamburi e fuochi d'artificio. A mezzanotte, la televisione ha suonato il nuovo inno nazionale.
Il Sudan, a nord, è stato il primo Paese a riconoscere in modo ufficiale l'indipendenza del Sud Sudan. Si tratta del punto culminante di un processo iniziato con il trattato di pace del 2005 e finito con una lunga e sanguinosa guerra civile, nella quale hanno perso la vita circa 2 milioni di persone.
Tra i dignitari internazionali presenti nella capitale Juba per celebrare l'indipendenza ci sono anche il Presidente Sudanese Omar al-Bashir e il Segretario dell'Onu Ban Ki-moon. Il Sud Sudan è diventato il 193mo Stato a essere riconosciuto dalle Nazioni Unite, e il 54mo Stato membro ONU in Africa.
Si spera che questo grande passo porti pace e sviluppo per entrambe il Sudan e il Sud Sudan. Potrebbe essere un'impresa non facile, specialmente per quanto riguarda la gestione del petrolio.
Fino a ieri, il vecchio Sudan era il 31mo più grande produttore di petrolio al mondo. L'80% dell'oro nero è prodotto nell'attuale Sud Sudan, ma le attività di raffinazione e le esportazioni sono gestite nello Stato settentrionale. Ad oggi, i ricavi petroliferi sono divisi tra nord e sud (quest'ultimo riceve solo il 50% dei ricavi). I Paesi devono definire un nuovo accordo in materia.
Rimane anche la sfida delle divisioni etniche. Il nord è prevalentemente arabo e musulmano, mentre a sud non esiste una cultura dominante. I Dinka e i Nuer sono i più numerosi tra più di 200 gruppi etnici, gran parte dei quali con le proprie lingue e credenze tradizionali.
Ma oggi il popolo del nuovo Stato africano è orgoglioso della conquista e partecipa alle celebrazioni, fiduciosi che un futuro migliore sta per arrivare.
Tanti auguri e buona fortuna, Sud Sudan!
Il Sudan, a nord, è stato il primo Paese a riconoscere in modo ufficiale l'indipendenza del Sud Sudan. Si tratta del punto culminante di un processo iniziato con il trattato di pace del 2005 e finito con una lunga e sanguinosa guerra civile, nella quale hanno perso la vita circa 2 milioni di persone.
Tra i dignitari internazionali presenti nella capitale Juba per celebrare l'indipendenza ci sono anche il Presidente Sudanese Omar al-Bashir e il Segretario dell'Onu Ban Ki-moon. Il Sud Sudan è diventato il 193mo Stato a essere riconosciuto dalle Nazioni Unite, e il 54mo Stato membro ONU in Africa.
Si spera che questo grande passo porti pace e sviluppo per entrambe il Sudan e il Sud Sudan. Potrebbe essere un'impresa non facile, specialmente per quanto riguarda la gestione del petrolio.
Fino a ieri, il vecchio Sudan era il 31mo più grande produttore di petrolio al mondo. L'80% dell'oro nero è prodotto nell'attuale Sud Sudan, ma le attività di raffinazione e le esportazioni sono gestite nello Stato settentrionale. Ad oggi, i ricavi petroliferi sono divisi tra nord e sud (quest'ultimo riceve solo il 50% dei ricavi). I Paesi devono definire un nuovo accordo in materia.
Rimane anche la sfida delle divisioni etniche. Il nord è prevalentemente arabo e musulmano, mentre a sud non esiste una cultura dominante. I Dinka e i Nuer sono i più numerosi tra più di 200 gruppi etnici, gran parte dei quali con le proprie lingue e credenze tradizionali.
Ma oggi il popolo del nuovo Stato africano è orgoglioso della conquista e partecipa alle celebrazioni, fiduciosi che un futuro migliore sta per arrivare.
Tanti auguri e buona fortuna, Sud Sudan!
Articolo correlato sul referendum per l'indipendenza: La musica che unisce il Sudan
Speriamo che questo paese riesca ad essere il primo passo verso l'indipendenza ed il riscatto di tutto il continente africano
RispondiEliminaAuguri al Sud Sudan...
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