26 dicembre 2010

Iniziativa del web 2.0: a Natale, dona un libro

La campagna “Dona un libro” (Doe um livro) è nata in modo informale in Brasile. Nel 2009, alcuni utenti lanciano su Twitter l'idea di incentivare gli internauti a donare libri da distribuire nelle comunità carenti ed emarginate, e nelle biblioteche pubbliche e scolastiche.

Per diffondere l'iniziativa, gli ideatori pensano a una strategia 'social' del Web 2.0: creano l'hashtag #doeumlivro su Twitter e l'omonimo blog per consapevolizzare e mobilizzare gli utenti.

La risposta degli internauti è stata sorprendente. Il passaparola si è diffuso nella piattaforma 'cinguettante' di microblogging, su Facebook e in vari blog, fino ad arrivare a grandi personaggi brasiliani, come lo scrittore Paulo Coelho, la cantante Maria Rita, il presentatore Serginho Groisman e il giornalista William Bonner.

19 dicembre 2010

Operación Navidad: un regalo di Natale per i ribelli FARC, dall'esercito colombiano

Una unità delle forze speciali dell'esercito colombiano si è infiltrata nella Sierra de la Macarena –  zona controllata dai guerrilleros FARC (Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia) – per allestire un albero di Natale alto 25 metri e addobbato con tanto di luci (circa 2000, che si attivano al passaggio di persone con dei sensori di movimento).

L'obiettivo di questo regalo di Natale anticipato è quello di incoraggiare i ribelli a smobilitarsi, abbandonare le armi e tornare a casa. L'albero, infatti, è decorato con gli slogan “Smobilitate,  a Natale tutto è possibile” e “Se il Natale può arrivare nella Giungla, voi potete tornare a casa”.

L'esercito allestirà altri 9 alberi in altrettante zone controllate dalle FARC per diffondere un messaggio chiaro e conciliatorio: il Natale è una buona occasione per abbandonare la lotta armata.


16 dicembre 2010

Le tigri prosperano nella foresta usata dal bandito Veerappan, il Robin Hood indiano

Dieci anni fa, avvistare una tigre nella foresta di Sathyamangalam (India meridionale) era un evento molto, molto raro.

Oggi, ci sono almeno 20 splendidi esemplari che riescono a riprodursi naturalmente, ovvero senza l'utilizzo dell'inseminazione artificiale che ha permesso un incremento della popolazione in altre regioni dell'India e in Cina.

La foresta, dichiarata riserva naturale nel 2008, è un importante corridoio migratorio di elefanti, cervi, avvoltoi e altri animali. Secondo le ultime stime, in India ci sarebbero solo 1.500 tigri.

In passato, Sathyamangalam è diventata nota per ben altri motivi. Per 30 anni la giungla è stata il nascondiglio del famigerato bandito Koose Muniswamy Veerappan (nella foto).

05 dicembre 2010

Il Leopardo delle Nevi africano e la prima pista da sci del Ghana

Se avete seguito le Olimpiadi invernali di Vancouver 2010, vi ricordate sicuramente di questo personaggio. Kwame Nkrumah-Acheampong, 36 anni, è entrato nella storia dello sci mondiale per essere stato il primo ghanese a qualificarsi e a partecipare a un'Olimpiade invernale.

Kwame, cresciuto in un villaggio nella savana ghanese, ha visto la neve per la prima volta a 30 anni in Inghilterra, dove si era trasferito per lavorare come receptionist. Inizia a sciare in un centro sportivo a Milton Keyes, dove può usare gratuitamente la pista da sci artificiale in quanto impiegato della struttura.

Si innamora subito dello sport, e sei anni più tardi riesce – contro ogni pronostico – a qualificarsi per la gara dello slalom gigante delle Olimpiadi in Canada.

03 dicembre 2010

Jo’burg: la città più verde d'Africa... e presto del mondo?

Alice Nyakaza ha il giardino più bello del quartiere. Davanti alla sua casetta si estende un piccolo prato con dei fiori e un albero da frutta. La maggior parte delle altre case e baracche del quartiere di Orlando East a Soweto sono circondate da collinette polverose e mucchietti di spazzatura.

La donna è molto orgogliosa del suo spazio verde e racconta alla CNN: “A volte i passanti notano il mio giardino, mi complimentano e mi chiedono se possono fotografarlo”.

Pian piano cresce il numero di persone che, come Alice, aggiungono della vegetazione intorno alla loro abitazione. La township di Soweto venne costruita negli anni Quaranta nel periodo dell’apartheid per ospitare temporaneamente le persone di colore che lavoravano per i bianchi a Johannesburg: nessuno pensò a creare un ambiente decente e abitabile.