Si tratta di una piattaforma multimediale che raccoglie testi, audio, foto e video prodotti dagli abitanti delle baraccopoli brasiliane. Lo spazio virtuale viene usato sia per denunciare pubblicamente i problemi che affliggono le comunità, sia per condividere le strategie sviluppate dai cittadini per affrontare creativamente le sfide quotidiane.
Il sito permette di conoscere le favelas dall'interno e mostra che c'è molto di più da raccontare oltre alle storie di violenza e narcotraffico riportate dai media. Soprattutto, dimostra il potenziale della Rete per proporre e attivare cambiamenti sociali positivi.
Chiunque può registrarsi e diventare un "corrispondente comunitario". Oltre a pubblicare articoli, foto, video, audio-interviste e poesie, gli utenti del sito possono commentare e votare i contenuti più apprezzati o più polemici, segnalare eventi, conoscere gli abitanti di altri quartieri.
La piattaforma, presente anche su Facebook, Twitter e Orkut, è una specie di social network: ogni utente ha uno profilo con cui può condividere qualcosa su sé stesso (foto, nome, preferenze, geo-localizzazione, interventi nel sito, altri profili 2.0).
Viva Favela fornisce anche gli strumenti necessari per diventare 'giornalisti partecipativi': organizza corsi formativi nel settore della comunicazione dedicati ai meno abbienti e a chi non ha avuto la possibilità di finire gli studi.
Raffaella sto adorando tuo blog, ogni volta piu ricco d informazione e sempre piu interessante, complimenti per questo articolo della favela, voto 10 e lode...
RispondiEliminaGrazie Clarice, troppo gentile :0)
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