A New York, Londra o Parigi sarebbe una scena normale. Ma questo café si trova a Lagos, la città più grande della Nigeria, dove fino a poco tempo fa era praticamente impossibile trovare un espresso decente.
Café Neo è stato creato dai fratelli Ngozi e Chijoke Dozie pensando proprio ai nigeriani rimpatriati, sapendo che gli anni trascorsi all’estero trasformano i modi di vivere, i gusti e le aspettative di chi viaggia e poi torna in patria.
I fratelli sperano di conquistare le maggiori città d’Africa con il loro caffè 100% africano, prima dell’arrivo di multinazionali, in primis la Starbucks. Molte catene americane come la KFC e la Domino’s Pizza sono sbarcate in Nigeria, ma il gigante del caffè – nonostante abbia più di 20.000 locali in 65 Paesi in giro per il mondo – è completamente assente dall’Africa sub-sahariana.
Al momento, Neo ha tre café a Lagos e uno a Kigali. Nel corso del 2015 aprirà altri 2 locali nella metropoli nigeriana, mentre un piano di espansione nel resto del continente è in fase di sviluppo.
Una delle chiavi del successo di Neo è il caffè che serve: arabica dal Rwanda. Vende un caffè africano al 100%, mirato al consumatore africano. L’obiettivo è quello di creare una catena che unisce le comunità e favorisce l’innovazione e la creatività; di diventare quel brand che offre uno spazio dove chi ama il caffè può incontrare altre persone, scambiare idee e creare grandi progetti insieme.
Come spiegano i fondatori nel loro sito, nella lingua Tswana la parola ‘neo’ significa ‘dono’, mentre in latino vuol dire ‘nuovo’… quindi la loro iniziativa è un nuovo cammino, un nuovo approccio che permette agli africani di raccogliere un dono offerto dalla loro terra e di bere il caffè prodotto localmente, invece di esportare i chicchi per poi importare un prodotto di qualità mediocre.
Café Neo celebra il ritorno del caffè alle sue radici africane, una tazzina alla volta.